Stando ad una recente indagine di comScore negli Stati Uniti, online si vendono più vestiti che computer, da sempre uno dei prodotti più venduti in rete. Entrambi i settori hanno registrato un incremento di vendite da e-commerce, ma l’abbigliamento è cresciuto di più: un +19% per il comparto moda contro un +5,3% per i PC nel 2015.
Un sorpasso storico conseguenza del boom di acquisti da smartphone e la preferenza delle persone ad acquistare prodotti semplici e poco costosi rispetto ad articoli complessi come i computer.
Anche lo strapotere di Amazon ha influito molto su questo risultato. Il suo sistema di consegne facili e veloci ha determinato un +91% di vendite di capi di abbigliamento sulla sua piattaforma rispetto all’anno precedente, trainando così tutto il settore nel mercato americano.
Alcuni analisti stimano che entro il prossimo anno le vendite su Amazon di abbigliamento e accessori possano addirittura superare quelle di Macy’s, il numero 1 delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti.
E l’Italia?
Nel mercato italiano non ci sono novità così importanti come negli USA, l’informatica e l’elettronica sono sempre il comparto più venduto con il loro 13% della quota di mercato contro il 9% dell’abbigliamento, che comunque è il terzo settore per incremento di vendite.
Non c’è dubbio che il mobile stia cambiando le abitudini di acquisto dei consumatori in rete, tramite smartphone è sempre più facile e veloce fare piccoli acquisti e vista la diffusione dei dispositivi mobili in tutto il mondo, l’uso che se ne fa si riflette in modo significativo sul trend delle vendite dei prodotti di più largo consumo.
